venerdì, marzo 23, 2007

Peruvian Night

Dopo la nostra Italian Night, questa volta era il turno della Peruvian Night. Così, sabato scorso, siamo andati a Brooklyn a casa di Manuel e Sara (il compagnio di ufficio di Paolo e la sua ragazza). La serata è iniziata con un cocktail tipico peruviano, il pisco sour, un po' forte ma molto buono, per poi passare ad una zuppa di gamberetti, formaggio, patate e verdure. Il secondo era del pollo cotto nella birra e del riso con verdure (volevo scrivere i nomi di questi piatti, ma non me li ricordo più!). Il tutto era molto piccante, soprattutto per una come me che non è abituata a mangiare piccante, però devo dire che ci è piaciuto molto. Per finire la cena, una specie di budino di riso (e cannella aggiungerei...). Ah, dimenticavo di citare la bibita tipica peruviana "INCA KOLA". Tutti in Perù bevono la Inca Kola, bibita molto dolce tra l'altro, tanto che la Coca Cola, per poter vendere anche in Perù, ha dovuto cambiare la sua ricetta originale. Appena l'abbiamo assaggiata, non potevamo credere al suo gusto... sembrava di mangiare una Big Bubble alla panna e fragola!!!
Per allietare la serata, Paolo aveva proposto un divertentissimo gioco, PERUDO, che dovrebbe avere origini Peruviane, appunto, e quindi faceva proprio al caso nostro.
Anche questa serata è stata molto divertente e piacevole e sono stata particolarmente felice perchè, al contrario delle altre serate in cui sono sempre stata un po' da parte e non ho parlato praticamente mai, questa volta mi sono un po' buttata anch'io e ho fatto un po' di chiacchere con le altre ragazze! Eh brava Nico!!! ;-)

N

4 commenti:

mae ha detto...

E brava Nico davvero!! :))

Anonimo ha detto...

ciao, puoi dire all'imbecille del tuo prof che rida meno sul crollo controllato delle torri e che faccia il suo lavoro?

PB ha detto...

@ Anonimo:

Il fatto e' che il suo lavoro e' stato proprio quello di condurre tutta la gestione di Ground Zero post attentato. Il mondo e' bello perche' e' vario: ci sono persone che ricevono incarichi di questa levatura e altre che scrivono insulti anonimi su internet...

P

Anonimo ha detto...

Brava Nico! Comprendo la fatica pratica di colloquiare con persone di nazionalità differenti, ognuna delle quali parla inglese "a modo suo". Il bello è che tutti siamo nella stessa barca. All'inizio anche io me ne stavo un po' in disparte a farmi gli affari miei. Ma i miei colleghi, che pare siano più caparbi di me, si sono messi d'accordo e a turno mi costringono a parlare una volta con uno e una volta con l'altro. Alla fine della serata sono completamente esausto. Comunque, vai che ora l'Inglese va meglio! Enjoy (a voi)!