venerdì, giugno 29, 2007

Un uomo senza Deo

Domani Deodatis partira' per la Grecia, per riposarsi un po'. Oggi quindi e' il mio ultimo giorno con lui. Anche questa e' finita.

P

Festa di addio

Stasera faremo la festa di addio con tutti i nostri amici... che tristezza! Verranno tutti qui da noi (speriamo di starci) e mangeremo qualcosa tutti insieme per l'ultima volta.
Sarà dura salutare tutti pensando che forse la maggior parte di queste persone non la rivedremo più.
Ok, vado, comincio a prepare da mangiare, poi vi racconteremo.
N

lunedì, giugno 25, 2007

L'uomo

Siamo veramente alla frutta.

Ieri sera guardando dalla finestra il nostro panorama (Harlem...) mi sono ricordato che quando l'ho visto la prima volta mi e' sembrato abbastanza brutto, ma poi ho pensato che presto mi manchera'. Abbiamo gia' scritto una lista delle ultime cose che vorremmo fare, ma sono certo che non riusciremo a farle tutte e che comunque sono innumerevoli quelle rimaste fuori dalla lista.

Una delle cose che ci ricorderemo con piu' nostalgia quando torneremo in Italia, per quanto possa sembrare stupido, credo che sara' questo blog, e l'affetto che ci avete mostrato attraverso di esso. Ho riletto i nostri primi post e i vostri primi commenti. Mi sono tornati in mente i fasti iniziali, quei giorni in cui mettevamo tutto il nostro entusiasmo nello scrivere i post perche' simulavano le sere ed i fine settimana che eravamo abituati a passare con voi. La nostra vita era ancora con voi, ed il blog ne era almeno il surrogato. Poi il baricentro della nostra quotidianita' si e' spostato sempre piu' a Manhattan e il numero, la cura, il tempo dedicato e la qualita' dei post sono crollati. E con essi, giustamente, anche le vostre risposte.

Avrei voglia di raccontare tutto quello di triste che passa dentro, ogni volta che qualcosa di cosi' bello finisce, ma non voglio incupirmi ulteriormente. Se proprio volete una descrizione che renda l'idea, vi rimando a quella di chi ha avuto voglia di scriverla. A parte la costa, e' tutto uguale.

Io preferisco cercare di tirarmi su, cercare di mantenere gli impegni che mi ero preso e, per tornare al discorso iniziale, uno di questi era curare il nostro "diario on-line". Sono tanti i post che ho concepito, ma che poi ho anche abortito prima che vedessero la luce. Uno di questi riguardava l'arretratezza degli Stati Uniti su alcune cose.

Ci ho pensato molto ed ho concluso che la maggior parte degli aspetti sui quali l'Europa avrebbe tanto da insegnare a questo paese, si riconducono ad un solo concetto: l'uomo e il suo valore intrinseco. L'uomo non vale per quello che fa, per quello che ha o per quello che sa, ma vale, piu' di ogni altra cosa, semplicemente per quello che e': un uomo.

E questo si vede nei suoi risvolti piu' eclatanti (la pena di morte, la maggiore predisposizione alla guerra, il fatto che persone vengono lasciate morire perche' non hanno una sufficiente assicurazione sanitaria, la "caccia agli immigrati" al confine col Messico...) ed in quelli piu' quotidiani (il degrado delle zone povere, la scarsa igiene generalizzata, la scarsa cura della persona, il numero di "barboni" che si incontrano, la possibilita' di essere licenziati e sfrattati da un secondo all'altro, la quasi completa assenza delle piu' basilari regole di sicurezza, il fatto che ancora oggi quasi ogni settimana ci sono edifici a New York City che vanno a fuoco, la diffusione delle armi, l'alimentazione MOSTRUOSA che porta quasi tutti ad avere problemi seri fin da giovani...). Non e' questo il luogo per completare l'elenco, ma davvero ogni giorno per quante volte mi viene da pensare "Quanto sarebbe bello se in Italia fosse cosi'", quasi altrettante mi vien da pensare "Da noi questo accadeva nel Medio Evo". E quasi in ogni circostanza in cui penso quest'ultima cosa, concludo che il vero motivo ultimo e' che non danno importanza al singolo essere umano.

In questo anno, ho imparato ed apprezzato cosi' tante cose, che non e' certo mia intenzione scrivere un post di critica agli USA, ne' vorrei essere presuntuoso e arrogante. Pero' mi e' venuta in mente una battuta del film "Il mio grasso grosso matrimonio greco" in cui il padre della protagonista dice ad un americano (in greco) "Quando i miei antenati facevano filosofia, i tuoi vivevano sugli alberi!". Questa e' solo ironia, ma potrebbe nascondere anche certe verita', che l'Europa deve trovare la forza di mostrare il piu' presto possibile.

P

lunedì, giugno 18, 2007

The Phantom of the Opera

Una delle cose che ci è piaciuta di più in questo anno è stato sicuramente un musical di Broadway e allora perchè prima di andar via non vederne un altro?!
E così sabato pomeriggio ci siamo messi in fila per cercare di comprare due biglietti a metà prezzo, con la domanda: "Quale andare a vedere?". Ce ne sono talmente tanti e tutti così belli che la scelta non è stata facile, ma è caduta sul musical più classico e a dir di tutti eccezzionale: The Phantom of the Opera. Questo musical viene rappresentato da ben 19 anni ed ancora oggi fa il tutto esaurito. Sabato sera il tealtro, molto bello e molto grande, era pieno.
Ancora una volta siamo rimasti affascinati da questo mondo che è il teatro. La storia, le musiche, i costumi, le scenografie, gli effetti speciali... tutto così incredibilmente affascinante ed emozionante.
Purtroppo il mio inglese non mi ha permesso di capire una parola di quello che veniva cantato, fortuna che avevo il mio traduttore accanto!
E' stato davvero uno spettacolo fantastico.
N

lunedì, giugno 11, 2007

Paul & Nick featuring Matt, the return

Come avete visto dalle foto fatte alle Cascate del Niagara, Mattia è tornato a trovarci. Il motivo fondamentale è che così abbiamo spedito in Italia con lui tutti i nostri panni invernali, avendo più posto nelle valigie al nostro ritono (speriamo!!!) :-).
Essendo Mattia già venuto a New York a Natale con i miei genitori, partivamo avvantaggiati, perchè le cose principali le aveva già viste e abbiamo potuto così fargli scoprire le cose un po' più sconosciute, ma ugualmente belle di New York. Abbiamo camminato parecchio, abbiamo chiacchierato molto, ma soprattutto ha fatto molto shopping (fortuna che c'ero io a fermarlo, pensando al posto nelle valiglie per noi!). Di cose interessanti che abbiamo fatto insieme e che neanche noi avevamo ancora fatto, sono state la visita alla sede delle United Nations e la visita al MoMa (The Museum of Modern Art).
Venerdì sera abbiamo anche festeggiato il mio compleanno tutti e tre insieme. E' stata una specie di festa a sorpresa perchè non l'avevamo esattamente programmata. Siamo andati a mangiare in un ristorante messicano "Caliente Cab", dove io sapevo che lavorava un mio ex compagno di corso di inglese. Il posto è molto carino e abbiamo mangiato davvero bene e molto. Il mio compagno gentilissimo ci ha offerto da bere, Pinacolada con 101, un cocktail un po' forte a suo dire. A nostro parere molto forte, dopo due sorsi eravamo già un po' più allegri. Quando ci ha portato da bere, abbiamo deciso che quella sarebbe stata la mia festa di compleanno e l'abbiamo detto anche al mio compagno. E lui cosa ha fatto? A fine cena ci ha portato un dolce (non chiedeteci cos'era, però buono!) con sopra una candelina e tutti i camerieri e gli altri clienti del locale mi hanno cantato "Happy Birthday". Ci siamo davvero divertiti un sacco ed è stata proprio una bella festa!
E così anche il nostro ultimo ospite è ripartito, ma tra meno di un mese saremo a casa noi... Arriviamo!!!

N

domenica, giugno 10, 2007

Happy birthday to Nick!!!

Oggi è il compleanno della Nico. Quanti anni compie? Non si chiede a una signora, però, l'altra sera un ammiratore che ha assistito allo spegnimento della candelina le ha detto "Sweety, you look like twelve!" ("Dolcezza, sembri una dodicenne!").

Grazie di cuore a tutti quanti per gli auguri ed i regali che ci sono già arrivati!

P&N

lunedì, giugno 04, 2007

Niagara Falls, NY

Innanzitutto vi chiederete "Ma cosa ci fa Mattia ancora con voi?". Si, mio fratello è tornato a trovarci, ma di questo ve ne parleremo in un futuro post.
Lo scorso week end abbiamo fatto una delle gite più belle della nostra vita: alle Cascate del Niagara (o meglio, la meta era una delle più belle ed eccitanti, l'organizzazione del viaggio un po' meno!).
Volendo spendere poco, ci siamo affidati ancora una volta alle gite organizzate dai cinesi, famose per essere davvero economiche. Siamo partiti da Chinatown sabato mattina presto col bus e dopo un lungo, lungo, lungo viaggio, siamo arrivati alle Cascate del Niagara nel tardo pomeriggio. La stanchezza del viaggio ci è passata subito dopo aver visto le cascate, eravamo così eccitati, era una cosa da non credere, erano così maestose, così belle... Ci hanno subito portato sotto le cascate con una barca e abbiamo potuto così ammirare da vicino l'American Fall, la Bridal Veil Fall e la più grande, la Houseshoe Fall (o Canadian Fall). Non essendoci bastato, volendo vederle più da vicino, abbiamo poi fatto il percorso chiamato Cave of the Wind. Grazie ad un ponticello costruito proprio sotto alla Bridal Veil Fall, abbiamo potuto quasi toccare con mano queste forze della natura. E' stato davvero uno spettacolo unico!!!
La sera, dopo cena, ci siamo gustati, invece, la vista delle cascate illuminate prima da fasci di luce colati e poi bianchi.
La domenica siamo tornati a casa, stanchi, ma davvero contenti di questa indimenticabile gita.

N

Ei fu.

Ieri sera, dopo sei anni di onoratissimo servizio potrebbe essersi spento il mio portatile (gia', se lo avesse fatto un mese prima, il 5 maggio, sarebbe stato perfetto...). Un po' me la sono cercata, perche' proprio la settimana scorsa ne stavo tessendo le lodi in quanto pur avendolo sottoposto a carichi di lavoro sicuramente eccessivi, mi permetteva ancora di fare tutto (o quasi). Ebbene, ieri sera ha cominciato ad avere sintomi abbastanza preoccupanti (insomma, non si accende piu'). Forse spera di andare in pensione, ma io non sono molto d'accordo, e questa sera tentero' un intervento di rianimazione.

Vedremo come andra' a finire, nel frattempo il blog potrebbe andare un po' in vacanza.

P