mercoledì, novembre 29, 2006

Paul & Nick featuring Marcy Bianchini

In questo caso abbiamo dovuto leggermente invertire l'ordine degli eventi, vi presentiamo prima il quarto ospite, perché il terzo è ancora qui. A dir la verità l'avete già visto, nelle fotografie della festa di compleanno di Paul ed anche nel video con i giochi di luci e colori (è lui il "mostro" che appare ad un certo punto). Era ora, però, di dedicare anche a lui, come agli altri ospiti, un post della serie "Paul & Nick featuring...". Ed eccoci qua, dunque, ecco a voi MARCY BIANCHINI:Marcy è un collega di dottorato di Paolo e in questo periodo sta studiando a Stanford, in California, sotto la guida del Prof. Cornell. Riguardo a quest'ultimo vi posso dire che la moglie è consulente della Casa Bianca per il rischio sismico ed il figlio ha vinto il premio Nobel per la fisica. Provate ad immaginare cosa può essere il capofamiglia...

Marcello si è preso una settimana di riposo dall'attività di ricerca ed è venuto a trovarci sulla East Coast in occasione della festa del Ringraziamento, che negli USA è la festa più importante dell'anno. Insieme a lui, per quanto abbiamo potuto, abbiamo trascorso giornate splendide, soprattutto all'insegna dello shopping. Marcy, infatti, aveva già visitato The City in passato ed in pochi giorni è tornato, prevalentemente da solo, sui luoghi che più gli erano piaciuti. Insieme a noi (e al terzo ospite di cui vi parleremo in seguito) ha trascorso la giornata del Ringraziamento. La mattina ci siamo svegliati abbastanza presto e siamo andati a vedere la Macy's Parade, una grandiosa parata che in qualche modo può ricordare i nostri carri di carnevale, ma che è caratterizzata soprattutto da enormi palloni gonfiati di elio. Purtroppo il tempo è stato molto inclemente, la giornata si è contraddistinta per una pioggia battente che certo non ha giovato alla visione della parata. Dal giorno dopo il Ringraziamento i negozi fanno una tre-giorni di sconti enormi, perché qui vogliono proprio che il dollaro giri e devono svuotare i negozi per allestirli per il Natale. Qui gli sconti sono consistenti e veri, per questo ci siamo scatenati, e abbiamo comprato tante cose che ci servivano a prezzi che in Italia non sarebbero nemmeno immaginabili. Siamo stati nei negozi di Times Square, da Macy's, da Saks, da Tiffany (in questi ultimi, nonostante gli sconti, abbiamo solo potuto guardare) ed in tanti altri store, ciascuno dei quali ci ha lasciato senza fiato sia per i prezzi, sia per la bellezza degli allestimenti e delle decorazioni.

E così, fra un cappotto ed un maglione, fra una festa di compleanno ed una parata del Ringraziamento, fra una nottata a parlare di affidabilità strutturale ed una discussione (lui e Paul sono cocciutissimi) la settimana con Marcy è volata. Certo, se quello "sveglione" non avesse prenotato il volo di ritorno per il sabato mattina, ma per la domenica sera, avremmo avuto due giorni in più, e la settimana sarebbe volata di meno.

P&N

P.S.: Marcello doveva venire qui a trovare Paul, invece, di fatto, si sono divertiti soprattutto lui e Nick a fare shopping. Ora, come minimo, deve venire un'amica della Nico a giocare a Magic con Paul per una settimana!

martedì, novembre 28, 2006

Fall Ball

Eravamo molto tesi: un ballo di gala richiede mooooolta preparazione.

Innanzitutto ci vuole l'abito giusto. Per Paul era più facile: vestito blu, camicia bianca e cravatta grigio perla (quella usata per il matrimonio, per intenderci). Ma per Nick era più dura: ci voleva un abito da sera, possibilmente corto, per non intralciare le danze. Con una mano sul cuore, allora, Paul l'ha portata da Macy's. All'inizio lei era molto restia, non riusciva a immaginarsi con addosso un vestito da sera. Inoltre, Macy's non aiuta, perché per ogni tipo di capo ha migliaia di diverse possibilità. Per i vestiti da sera da donna c'era un intero piano. Con molta fatica Nick ha accettato di provarne uno semplice, molto semplice, più semplice possibile, ma poi è stata la fine! Ci ha subito preso gusto e ne avrà provati, senza esagerare, una trentina diversi... Paul non ne poteva veramente più, e lei continuava a scoprire interi settori del negozio che non aveva ancora esplorato! Comunque, alla fine, siamo riusciti a portare a casa l'abitino.

In secondo luogo, in un ballo di gala bisogna ballare. Ora, per moltissime ragioni, non siamo ancora proprio bravi bravi bravi. Allora nell'ultima settimana, abbiamo deciso di specializzarci: meglio fare pochi balli decentemente, che piroettare per tutta la sera a caso. I nostri cavalli di battaglia, dunque, sono lo swing, il fox trot e il cha cha cha. Quando siamo arrivati nel salone del ballo non c'erano ancora moltissime coppie, e quelle che c'erano erano tutte bravissime. Infatti il ballo è aperto anche a chi non vive all'International House, e quindi nel tempo è diventato un evento mondano in cui i più bravi ballerini vengono a divertirsi. Allora abbiamo aspettato un po' di tempo, abbiamo bevuto un bicchiere di vino, la sala si è riempita e ci siamo lanciati! È anche andata benino! Siamo parecchio orgogliosi, e per il prossimo ballo, quello di San Valentino, saremo bravissmi!!!

L'unico problema è che Nick vorrà un abitino nuovo...

P&N

lunedì, novembre 27, 2006

Fortunata in amore...

L'International House ha vari abbonamenti per i teatri più belli di New York, quindi ci offre la possibilità di andare a vedere le rappresentazioni a prezzi scontati. La settimana scorsa, ad esempio, c'era la possibilità di andare a vedere la Tosca al Metropolitan Opera pagando solo 10$. Il problema è che di solito i biglietti disponibili sono pochi, quindi li assegnano ad estrazione fra le persone che si sono dette interessate. In questo caso, purtroppo, io sono stato estratto, ma la Nico no.
Sono andato, allora, da solo, anzi, col gruppo di ragazzi che vedete nella foto.

Il teatro è veramente bellissimo. E mi è piaciuta la "gestione newyorkese": alcuni posti ed alcune aree del teatro erano lussuosissime e per accedervi si pagavano migliaia di euro, ma anche a chi non ha tutti quei soldi veniva data la possibilità di vedere l'opera a partire da 15$, con posti ovviamente un po' meno belli, ma infinitamente migliori rispetto ai "loggioni" che ci sono in Italia (e che costano molto di più).

Non sono affatto un intenditore di opera lirica, ma sono stato per tre ore con gli occhi spalancati, lo spettacolo era davvero entusiasmante! E poi, volete mettere la soddisfazione: l'opera era in italiano, quindi finalmente erano gli altri che mi guardavano con invidia non capendo nulla di ciò che veniva cantato!

Non vedo l'ora di tornarci, ma questa volta con mia moglie!!!

P

sabato, novembre 25, 2006

Washington, DC

Siamo rimasti un po' indietro con il blog, e ci sono alcune cose che, anche se a distanza di tempo, vi vogliamo raccontare. Cominciamo da qui.

Sabato 11 novembre siamo andati a Washington, la città del presidente Bush e della White House. E' stato un po' un "tour de force", però è stata una bella gita e ne è valsa la pena.
La gita era oraganizzata dall'ufficio studenti stranieri della Columbia. Siamo partiti di buon mattino, e ad accompagnarci c'era, per fortuna, una guida italiana. Dico per fortuna non perchè mentre spiegava le cose non parlava italiano, ma quasi, era un inglese italianizzato e quindi anch'io, che come sapete faccio ancora un po' fatica, sono riuscita a capire qualcosa! Dopo quattro ore di pulman siamo arrivati e per prima cosa ci hanno portato a visitare il cimitero dei soldati americani. Quel sabato era anche il "Veterans Day" per cui c'era tanta gente e anche parecchie manifestazioni in ricordo dei soldati morti in guerra. Abbiamo ripreso poi il pulman e siamo andati al Lincoln memorial, dove c'è la famosissima statua del presidente seduto, ma soprattutto c'è l'enorme specchio d'acqua che vedete in questa foto. Vi ricorda qualcosa? È proprio quello del film "Forrest Gump", in cui Jenny corre mentre Forrest fa il discorso. Subito dopo siamo andati in visita alla White House, in cui non ci hanno fatto entrare perché era un po' in disordine. Davanti alla casa di Bush (e di tutti gli altri presidenti) ci sono (e ci sono sempre stati) manifestanti che ad ogni ora del giorno e della notte protestano contro qualche legge, qualche decisione o qualche scelta del potere. E Nessuno prova mai a disturbarli. È la Costituzione americana messa in pratica, quella che difende sempre e comunque la libertà di parola. Era anche divertente vedere persone con la maschera di Bush che lo prendevano in giro davanti a casa sua...
Alla fine siamo arrivati al National Mall, che è un lunghissimo e larghissimo viale, che va dal Capitol (il loro Parlamento) al monumento a George Washington, che è l'immenso obelisco che vedete nelle foto. Ai lati del viale ci sono un'infinità di edifici costruiti apposta per ospitare musei, da quello di scienze naturali a quello degli Indiani d'America, dall'orto botanico a quello di arte africana. Noi abbiamo passato molto tempo nel'"Air and space museum", in cui c'è tutta la storia dell'aviazione, dal primo aereo dei fratelli Wright, ai moduli lunari. In più in quei giorni c'era anche una mostra che raccoglieva le più belle immagini della Terra prese dal cielo, con aerei o satelliti, di cui hanno parlato anche molti giornali italiani. Successivamente abbiamo fatto una visitina alla National Gallery, e abbiamo visto molte opere, ed in particolare una di Leonardo Da Vinci. L'ultimo tempo che ci era rimasto l'abbiamo impiegato per passeggiare lungo il Mall e andare a vedere da vicino il Capitol, che di notte è veramente suggestivo.

In gita siamo stati con Josè, un ragazzo spagnolo che vive all'International House, con Filippo, che è un dotorando Italiano alla Columbia e con Alberto, che è spagnolo e collega di Filippo. Ci siamo divertiti moltissimo, e anche se il tempo è stato davvero troppo poco, ci siamo gustati un assaggio della grande capitale del Paese che ci sta ospitando.

N

P.S.: altre foto sono già da un po' su Flickr.

venerdì, novembre 24, 2006

Sorprese di Manhattan

Camminando sulla Fifth Avenue, può capitare all'improvviso di sentire una musica, non capire da dove venga, e accorgersi che...



P&N

martedì, novembre 21, 2006

Indovinate chi ho visto...

N

Happy birthday to Paul!!!

Ieri è stato il compleanno di Paolo e dopo varie peripezie, siamo comunque riusciti a fargli una festicciola. Il programma iniziale era quello di fargli una bella festa a sorpresa con gli amici di Bologna che sono qua a New York e i nuovi amici dell'International House e non. Per una serie di eventi il programma purtroppo è fallito. Con gli amici di Bologna avevamo poi pensato di "ripiegare" sull'Opera, infatti proprio ieri sera ci sarebbe stata la prima del Barbiere di Siviglia. La nostra solita fortuna ha voluto che non ci fossero più posti prenotabili, neanche in piedi! Ultima possibilità, andare a vedere un musical a Brodway, ma anche lì quelli che ci interessavano non erano in rappresentazione ieri sera. Non era proprio la nostra giornata!
Alla fine ci siamo inventati una festicciola a base di piadina, prosciutto, salame, patate, dolce, e vino per festeggiare Paolo. Ci siamo molto divertiti e ringrazio Marcello e Christian per l'aiuto.
TANTI AUGURI PAOLO!

N

P.S. Scusate la "candelina", sono tre ingegneri, ma non sono riusciti a fare di meglio!

mercoledì, novembre 15, 2006

"Take life seriously"

Non poteva non succedere: nel paese delle serie TV, da Desperate Housewives a Lost, da ER a Doctor House, da Friends a CSI, anche io sono diventato fan di una di queste. La serie prende nome dal protagonista, Dexter, che lavora alla scientifica del Miami Police Department. Nella vita privata, invece, Dexter è un... serial killer. Ora, voi direte, ma è possibile che gli americani facciano una serie in cui il protagonista è un serial killer? Sì, in America è possibile. E la mandano in onda in TV! Da noi il MOIGE scenderebbe in piazza il giorno dopo, qui invece sono già andate in onda sette puntate. E c'è di più: Dexter è un serial killer "buono", nel senso che il telespettatore si immedesima facilmente e alla fine è convinto che le persone che uccide "lo meritino". Credo che se avessi dei bambini che possono guardare cose del genere, sarei terrorizzato. Però non li ho! E a me piace tantissimo!!! Non vedo l'ora che sia domenica prossima, per vederne un'altra puntata.

La Nico è un po' preoccupata...

P

P.S.: a parte gli scherzi, è una serie veramente ben fatta, che mette in luce in maniera esplicita molti mali della società e porta a ragionarci sopra: la "necessità" di portare "maschere", le tare dovute a un'infanzia problematica, la difficoltà di accettare se stessi, gli sforzi necessari per rapportarsi con gli altri, la fiducia nella giustizia... All'inizio può non sembrare, ma è veramente un prodotto serio e ben confezionato.

giovedì, novembre 09, 2006

Princeton, NJ

Tutto quello che si vede nei film è vero, e noi adesso ci siamo, stiamo camminando per quelle strade, stiamo visitando proprio quei posti che avevamo visto solo nei film...

Venerdì abbiamo fatto una gita (o meglio per me è stata una gita, per Paolo anche lavoro) a Princeton, città famosa per la sua università e non tanto distante da Manhattan. Paolo doveva incontrare un professore col quale sta collaborando e così ne ho approfittato e l'ho accompagnato. Devo dire che la città è davvero incantevole... avete presente il film "A beautiful mind"? E' stato girato proprio lì e la città è esattamente così. La prima cosa che ci ha colpti appena siamo scesi dal treno è stata la calma e tranquillità (voi dirite, ci credo venendo da New York!!!). Sì, forse è anche che non siamo più abituati a passaggiare per strade silenziose e con poca gente, ma lì sembrava che la città fosse tutta per noi, che stesse aspettando proprio noi! E poi tutto questo verde e questi spazi aperti grandissimi e bellissimi. E, per riprendere il precedente post di Paolo, i colori degli alberi... mi sembrava di non averne mai visti di così belli!
La città non è tanto grande ed è quasi tutto campus dell'università. La mattina abbiamo fatto un giretto per queste bellissime vie, abbiamo fatto shopping nello store dell'università dove abbiamo comprato una felpa ricordo della città e alla mezza ci ha raggiunto il professore di Paolo che ci ha offerto il pranzo. Nel pomeriggio, mentre Paolo era impegnato, ho fatto un giretto da sola. La moglie del professore, molto carina, mi aveva indicato un paio di posti da visitare e così ho cominciato il mio tour. Ho visto la cappella degli studenti, in realtà è una Chiesa molto grande e bella. Mi aveva detto che ogni tanto ci fanno dei concerti con l'organo, ma ovviamente quel pomeriggio secondo me lo stavano accordando o mettendo a posto, perchè non era musica quella che ne usciva! Sono poi entrata in un museo d'arte, dove non c'erano opere particolarmente famose (confesso anche la mia ignoranza in materia), però si passava da arte antica a contemporanea, sculture e un reparto di ritrovamenti archeologigi greci, egizi... Siccome cominciava a rinfrescare, mi sono seduta ad un bar con un caffè e un pezzetto di "espresso brownie" (un loro dolce tipico molto buono). Dopo essermi riscaldata un po', ho continuato il mio percorso e ho visto, solo da fuori perchè non è aperta ai non studenti dell'università, la libreria, che sembrava essere davvero molto grande. Fortunatamente dopo un po' mi ha chiamato Paolo che era pronto per tornare a casa, perchè cominciavo ad essere un po' stanca.
E' stata una piacevole giornata e soprattutto è davvero affascinante passare dalla Grade Mela a queste piccole città.

N

Autumn in New York

Ho pensato spesso che intitolare così un film fosse per lo meno esagerato. In realtà devo ricredermi, e confessare che la città in questi giorni sta diventando davvero incantevole. Manhattan, nonostante la concentrazione ed i grattacieli, è un'isola in cui il verde non manca affatto, sapientemente farcita di viali, parchi e giardini. Nell'ultima settimana tutte le foglie hanno assunto i colori caldi dell'autunno, e camminare per le vie, nelle giornate ancora assolate che abbiamo a disposizione, con questa cornice cromatica e' un'esperienza indimenticabile. Certo, anche in Italia basta fare qualche chilometro, andare in campagna (e magari in collina) per restare sbalorditi dai paesaggi. Ma qui l'autunno entra in città, ed è un'altra cosa!

P

P.S.: certo, tanto per rompere la poesia, ci sono anche i contro: la nostra via è piena zeppa di Ginkgo biloba, chi ha orecchi per intendere...

giovedì, novembre 02, 2006

Romagna mia... senza di te non si può star


Grazie ancora a tutti quelli che ci mandano "gli alimenti" (nonna Mercedes, zia Carla, famiglia Nori, mamma Paola), ma questa volta ci vuole assolutamente una menzione speciale per Giacomo che è andato a raccogliere le castagne e ce le ha spedite, insieme a una magnifica letterina.

ZUM ZUM!

P&N