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mercoledì, aprile 04, 2007

All Nations Celebration!

L'International House è sempre in festa... E questa volta l'All Nations Celebration, a detta degli organizzatori di tutti gli eventi dell'I.H., doveva essere il più grande evento dell'anno.
Sabato sera abbiamo preso parte a questa festa ed è stata davvero interessante e divertente. Come potete dedurre dal titolo, era la festa di tutte le nazioni e culture del mondo, ma anche dei talenti e degli interessi delle persone che vivono all'I.H., che si sono infatti esibiti in balli, danze e canti tipici dei vari paesi.
La festa cominciava con un drink di benvenuto (Champagne!) e una esibizione fotografica, per poi passare al Dance Show. Abbiamo potuto assaporare le musiche e le danze del Nepal, la Samba, la Capoeira, una danza cinese, la Rueda, una danza greca, una indiana e infine una africana.
Dopo lo show, il momento più atteso da tutti, l'International Food Festival, in pratica... si mangia!!! C'erano una ventina di stand diversi dove potevi assaggiare il cibo tipico di quel paese. Noi ci siamo fiondati in quello italiano, per mettere subito qualcosa sotto ai denti, per poi avventurarci negli altri stand. C'erano davvero tante cose diverse, alcune particolari, alcune conosciute, alcune veramente strane. Quello che abbiamo assaggiato noi fortunatamente era buono!
La festa continuava poi con una serie di attività che si svolgevano contemporaneamente in sale diverse. C'era il Film Festival, dove proiettavano filmati girati sempre da alcuni residenti dell'IH, c'era lo Sport Exhibitions, dove facevano dimostrazioni di diversi sport tipo Capoeira, Tae Kwon Do, Yoga, Boxing, Wrestling... e c'era ancora uno show di Cabaret.
Dopo la mezzanotte invece, cominciava l'International Game Tournament, che ci ha visti impegnati in una sfida a Twister e poi il Dance Party e abbiamo potuto così finire la serata con un po' di balli.
La festa era aperta anche a persone non residenti dell'IH, così ci hanno raggiunto alcuni colleghi di Paolo, coi quali abbiamo passato la serata. Devo dire che ci siamo proprio divertiti!

N

giovedì, gennaio 11, 2007

La sorpresa!!! (prima puntata)

Ecco a voi, finalmente, la sorpresa che vi avevamo annunciato.

Da quando siamo arrivati abbiamo cominciato a preparare un video da inviare alle nostre famiglie per Natale. Le riprese ed il montaggio hanno richiesto veramente tanto tempo, e questo è stato uno dei motivi per cui abbiamo dovuto sacrificare un po' il blog. Ma il video adesso è pronto, le famiglie lo hanno visto, e quindi possiamo condividerlo con tutti voi.

L'originale è un montaggio di circa 35 minuti, in cui Paul & Nick interagiscono a distanza. Sul blog abbiamo deciso di pubblicare le scene in maniera scollegata.

Enjoy!




P&N

venerdì, dicembre 15, 2006

Il Natale a casa nostra

Finalmente ce l'abbiamo fatta... l'albero e il presepe sono pronti!
Questo è il nostro primo Natale insieme, come famiglia e volevamo avere anche noi, anche nella nostra nuova casa un po' di addobbi natalizi. Volevamo avere un presepe, simbolo del Natale, e volevamo avere anche un albero, perchè a nostro avviso dà molta allegria alla casa. Abbiamo quindi girato un po' per trovare un alberello (finto ovviamente) che costasse poco, per gli addobbi siamo andati nel nostro negozio di fiducia dove hanno tutto a 99 cent e invece il capolavoro è stato il presepe, tutto realizzato da noi, senza comprare niente. Le statuine sono state realizzate da Nick con la "pasta di sale" e la capanna è stata realizzata da Paul con i rami raccolti per strada. Siamo molto orgogliosi di quello che siamo riusciti a fare.

N&P

martedì, novembre 28, 2006

Fall Ball

Eravamo molto tesi: un ballo di gala richiede mooooolta preparazione.

Innanzitutto ci vuole l'abito giusto. Per Paul era più facile: vestito blu, camicia bianca e cravatta grigio perla (quella usata per il matrimonio, per intenderci). Ma per Nick era più dura: ci voleva un abito da sera, possibilmente corto, per non intralciare le danze. Con una mano sul cuore, allora, Paul l'ha portata da Macy's. All'inizio lei era molto restia, non riusciva a immaginarsi con addosso un vestito da sera. Inoltre, Macy's non aiuta, perché per ogni tipo di capo ha migliaia di diverse possibilità. Per i vestiti da sera da donna c'era un intero piano. Con molta fatica Nick ha accettato di provarne uno semplice, molto semplice, più semplice possibile, ma poi è stata la fine! Ci ha subito preso gusto e ne avrà provati, senza esagerare, una trentina diversi... Paul non ne poteva veramente più, e lei continuava a scoprire interi settori del negozio che non aveva ancora esplorato! Comunque, alla fine, siamo riusciti a portare a casa l'abitino.

In secondo luogo, in un ballo di gala bisogna ballare. Ora, per moltissime ragioni, non siamo ancora proprio bravi bravi bravi. Allora nell'ultima settimana, abbiamo deciso di specializzarci: meglio fare pochi balli decentemente, che piroettare per tutta la sera a caso. I nostri cavalli di battaglia, dunque, sono lo swing, il fox trot e il cha cha cha. Quando siamo arrivati nel salone del ballo non c'erano ancora moltissime coppie, e quelle che c'erano erano tutte bravissime. Infatti il ballo è aperto anche a chi non vive all'International House, e quindi nel tempo è diventato un evento mondano in cui i più bravi ballerini vengono a divertirsi. Allora abbiamo aspettato un po' di tempo, abbiamo bevuto un bicchiere di vino, la sala si è riempita e ci siamo lanciati! È anche andata benino! Siamo parecchio orgogliosi, e per il prossimo ballo, quello di San Valentino, saremo bravissmi!!!

L'unico problema è che Nick vorrà un abitino nuovo...

P&N

lunedì, novembre 27, 2006

Fortunata in amore...

L'International House ha vari abbonamenti per i teatri più belli di New York, quindi ci offre la possibilità di andare a vedere le rappresentazioni a prezzi scontati. La settimana scorsa, ad esempio, c'era la possibilità di andare a vedere la Tosca al Metropolitan Opera pagando solo 10$. Il problema è che di solito i biglietti disponibili sono pochi, quindi li assegnano ad estrazione fra le persone che si sono dette interessate. In questo caso, purtroppo, io sono stato estratto, ma la Nico no.
Sono andato, allora, da solo, anzi, col gruppo di ragazzi che vedete nella foto.

Il teatro è veramente bellissimo. E mi è piaciuta la "gestione newyorkese": alcuni posti ed alcune aree del teatro erano lussuosissime e per accedervi si pagavano migliaia di euro, ma anche a chi non ha tutti quei soldi veniva data la possibilità di vedere l'opera a partire da 15$, con posti ovviamente un po' meno belli, ma infinitamente migliori rispetto ai "loggioni" che ci sono in Italia (e che costano molto di più).

Non sono affatto un intenditore di opera lirica, ma sono stato per tre ore con gli occhi spalancati, lo spettacolo era davvero entusiasmante! E poi, volete mettere la soddisfazione: l'opera era in italiano, quindi finalmente erano gli altri che mi guardavano con invidia non capendo nulla di ciò che veniva cantato!

Non vedo l'ora di tornarci, ma questa volta con mia moglie!!!

P

martedì, ottobre 24, 2006

Fall fiesta 2006 [cronaca]

Ok, abbiamo stuzzicato la vostra curiosità per un paio di giorni, ma adesso è ora di darvi un po' di risposte.

Circa un mese fa, fra le innumerevoli attività ed i tanti appuntamenti proposti dall'International House, è comparsa la "Fall fiesta". All'inizio non le avevamo dato particolare importanza, confondendola con una delle feste a tema che hanno luogo più volte a settimana, ma poi, grazie ai tanti cartelloni, agli avvisi, ai messaggi, abbiamo capito che era un'occasione più significativa delle altre. Sembrava proprio che l'organizzazione ci tenesse a metterla in particolare rilievo. In effetti si tratta di una tradizione nata nel lontano 1964 e giunta fino ad oggi, uno degli appuntamenti sociali più importanti dell'anno, perché ha lo scopo di far condividere ad ogni "inquilino" i colori, le danze ed i costumi del proprio paese d'origine con tutti gli altri ragazzi che vivono sotto lo stesso tetto. In particolare, ai partecipanti veniva richiesto di indossare un costume tradizionale della propria nazione. Per i tanti che, come noi, ne erano sprovvisti (per motivi logistici ovvi!) veniva offerta la possibilità di accedere alla raccolta di costumi scenici della compagnia di danza "All Nations". Essa aveva la caratteristica di essere composta da ballerini professionisti provenienti praticamente da ogni parte del mondo, di prediligere tournee internazionali e di andare in scena con costumi tradizionali meravigliosi. Quando, diversi anni fa, si è sciolta, ha donato all'International House tutti i suoi costumi, come segno di gratitudine per il fatto che quest'ultima ne è sempre stata la sede. Purtroppo non abbiamo trovato nessun costume italiano da uomo, e solo uno (bruttino) da donna. Allora, su indicazione delle assistenti, abbiamo optato per costumi stranieri, con l'impegno di fare una ricerca per impararne l'origine, le caratteristiche e la storia. E così, siamo diventati un Gaucho argentino e una messicana di Veracruz (come sempre, cliccare sulle foto per ingrandirle, e visitare il resto su Flickr).

Alla cena in Parrocchia, per qualche motivo, siamo giunti a parlarne e Derek, da un capo all'altro della tavolata ha chiesto a Paolo se veramente avesse preso un costume. Paolo, con molta tranquillità, gli ha risposto che sarebbe stato una specie di cow-boy argentino. In quell'istante tutti hanno taciuto, e poi sono scoppiati a ridere, chiedendo continuamente "An Argentinian cow- boy?!?! Are you serious?". Da lì abbiamo cominciato a chiederci chi ce lo avesse fatto fare. Col passare del tempo tutte le persone che venivano a sapere del costume da Argentinian cow- boy ridevano e prendevano in giro. Più tardi abbiamo scoperto che molte di queste erano andate a vedere se ne fossero rimasti altri uguali, ma solo i due più veloci si sono potuti unire alla banda. Alcune volte, di fronte a coloro che ridevano di noi, ci era venuta voglia di rinunciare, ma la verità è che tenevamo troppo a entrare a far parte della storia dell'Iternational House. Avevamo finalmente capito, infatti, da dove venissero le foto di gruppi di persone in costume, con un anno scritto sotto, appese lungo tutti i corridoi della zone comuni della residenza. Volevamo a tutti i costi esserci anche noi!

Non vi abbiamo ancora detto la cosa più bella, ma andiamo con ordine, e descriviamo la giornata di sabato. Alle 6PM, tutti coloro che avevano un costume erano convocati per una lunghissima sessione di foto, con tanto di set fotografico e fotografi professionisti. Prima hanno fatto a ciascuno una serie di foto singole, poi hanno cominciato con i gruppi per continenti, e infine il gruppone completo. Nel frattempo ci hanno offerto un buffet. Ciascuno poteva invitare amici, che mentre noi stavamo in posa, sono andati a prendere posto nel teatro dell'International House. Dopo due ore di foto, anche noi siamo andati a sederci nei nostri posti riservati. Un numeroso gruppo di volontari, ballerini professionisti e non che vivono all'IH ci hanno offerto uno spettacolo composto da una serie di danze tipiche delle varie Nazioni del mondo, dal Sirtaki alla Salsa, dalle danze africane a quelle persiane. Dopodichè è arrivato il momento clou, era anche il nostro turno. Tutti coloro che indossavano un costume sono andati sul palco per la grande sfilata, il "Fashion show". Siamo stati chiamati singolarmente, o a gruppi (Paolo con i tre "Gauchos" e la Nico con le Messicane), e il solito HR ha letto le descrizioni di ogni vestito che erano risultate dalle nostre ricerche, intercalate da battute e commenti.

È stata una serata molto divertente, sicuramente diversa dal solito ed interessante. Abbiamo avuto modo di conoscere altri ragazzi, e assaporare un po' di altre culture. E, ciò che più conta, per sempre gli studenti di tutto il mondo che verranno a NY, vedranno che nel 2006 ci sono stati un Gaucho ed una Messicana, col sorriso romagnolo.

Ora, però, abbiamo questo dubbio. Se è vero che una decina di anni fa, per puro caso, abbiamo sfilato insieme vestiti da sposo e sposa, e siamo andati a finire così, cosa ci aspetta per il futuro...?

P&N

sabato, settembre 23, 2006

Home, sweet home

A grande richiesta, pubblichiamo un po' di foto del nostro appartamento. A dir la verità è anche un pochino meglio, soprattutto come luminosità, di come è venuto in fotografia. Il resto delle foto, come sempre, le trovate su Flickr.
P&N

lunedì, settembre 18, 2006

Sunday supper

Domenica sera abbiamo partecipato alla prima grande cena di gala all'International House. L'abito da sera era rigorosamente d'obbligo per le donne, giacca e cravatta per gli uomini. Prima sono stati serviti gli aperitivi nella hall, poi dalle due scalinate sono scesi quattro (due per parte) suonatori di tromboni che hanno ufficialmente sancito l'apertura della cena. Siamo quindi saliti in un salone da mille ed una notte che non avevamo mai visto prima (di solito è chiuso) con una specie di matroneo in cui ci sono tutte le bandiere del mondo che pendono sulla sala, un enorme lampadario liberty e un palco in fondo. Era veramente un'atmosfera d'altri tempi. La cena è stata ottima e raffinata (veramente! qua non credevo che fossero capaci!) , poi c'è stato il discorso di benvenuto del presidente dell'IH, quindi la conferenza del guest speaker, che in questo caso era la Direttrice generale della Croce rossa per New York, e infine un concertino con un po' di musica da camera e un brano tratto dalla Carmen. Abbiamo conosciuto altri amici e la Nico, in particolare, ha trovato una ragazza americana (Jessica) che deve imparare l'Italiano e le ha proposto uno scambio di lezioni.

Abbiamo poi scoperto che hanno vissuto qui anche persone come Rubbia, Bonhoeffer, Eisenhower, Ford, Marshall e tanti altri nomi che hanno fatto la storia.
Insomma, ci siamo sentiti davvero importanti!

P

mercoledì, agosto 16, 2006

Rumba, Mambo, Cha-cha-cha!

Incredibile: questa sera abbiamo fatto la prima lezione di ballroom dancing...
Abbiamo cominciato con lo swing, per proseguire con la rumba, la polka e il cha-cha-cha. Veramente fantastico. Sotto la guida del simpatico ragazzino al centro che ha appena compiuto 90 anni, era previsto il cambio di partner ogni due minuti, quindi abbiamo ballato con ragazzi e ragazze di ogni tipo, razza e colore: dalle russe ai coreani, dagli indiani alle africane...

Siamo distrutti, e domani vado a comprare un tutore per il ginocchio: la rumba è più pericolosa del beach volley!

P