Oggi ho accompagnato la Nico a prendere l'autobus alle 7.45 e poi sono venuto alla Columbia per iniziare a lavorare. Sono arrivato qui poco prima delle 8 e, come sarebbe accaduto in Italia, era tutto chiuso e vuoto. Mi sono messo seduto per terra ad aspettare, davanti alla porta del dipartimento.
Alle 8.15 circa, la porta del dipartimento si apre dall'interno ed esce un uomo in calzoncini e maglietta con un rasoio elettrico in mano. Era abbastanza evidente che aveva passato la notte qui, o che comunque era arrivato prestissimo e contava di riordinarsi nel bagno della Columbia.
Vedendomi è stato gentilissimo e mi ha subito chiesto chi fossi, cosa volessi, si è presentato dichiarandosi "tecnico del laboratorio informatico" e mi ha subito spalancato le porte del computer lab, offrendomi una sedia ed un PC.
E' stato inevitabile pensare che, ovunque si vada, i veri presìdi delle università sono i tecnici informatici...
P
Alle 8.15 circa, la porta del dipartimento si apre dall'interno ed esce un uomo in calzoncini e maglietta con un rasoio elettrico in mano. Era abbastanza evidente che aveva passato la notte qui, o che comunque era arrivato prestissimo e contava di riordinarsi nel bagno della Columbia.
Vedendomi è stato gentilissimo e mi ha subito chiesto chi fossi, cosa volessi, si è presentato dichiarandosi "tecnico del laboratorio informatico" e mi ha subito spalancato le porte del computer lab, offrendomi una sedia ed un PC.
E' stato inevitabile pensare che, ovunque si vada, i veri presìdi delle università sono i tecnici informatici...
P
2 commenti:
Ah, dimenticavo, ovviamente il tecnico si chiama John...
AGGIORNAMENTO
E' incredibile! Non solo si chiama "Jon" di nome, ma anche "Van" di cognome. Veramente!!!
"Jon Van"!!! Fantastico!
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